Taekwondo Jinhwa
Uno stile di vita
La realtà di Eywa Sport & Spa, è nata dal desiderio di aprire un secondo dojang (palestra) di Taekwondo tradizionale dai rispettivi maestri: Mo.4 DAN Claudio Passarella e la Mo.1 DAN Mirica Tufonic.
Nella tecnica vige la regola del controllo. In altre parole, i calci e pugni non si devono affondare, ma fermarsi a pochi centimentri dall’avversario. Le prove di abilita riguardano la forma (Hyong), le tecniche di rottura (Kyekpa), il combattimento (Charyo Daerion) ed il contrattacco su avversione (Ilbo Daerion). Questo mette l’allievo a confronto principalmente con se stesso, in quanto non sono previsti dei veri e propri momenti di competizione. Questa è un’antica arte marziale coreana si è formalizzata tra gli anni ’40 e ‘50. Circa vent’anni dopo la disciplina è approdata in Europa.
Si narra che i movimenti del Taekwon-do siano stati concepiti avendo come scopo principale non
Taekwondo Jinhwa l’autodifesa, bensì la salute e l’armonia del corpo e della mente. Infatti, “tae” significa calciare, “kwon” significa colpire di pugno e “do” significa arte. Tale traduzione è però limitativa in quanto “do” in coreano implica anche un concetto di natura filosofico-comportamentale, o più semplicemente uno stile di vita che permette di raggiungere una più approfondita conoscenza di se stessi e, in definitiva, rappresenta lo scopo ultimo del Taekwondo.